La presenza degli Asburgo in Friuli Venezia Giulia
La presenza degli Asburgo in Friuli Venezia Giulia si attesta sin dalla fine del XIII secolo.
Pordenone per esempio, fu asburgica dal 1282.
Trieste fu da loro governata dal 1382 al 1918 ininterrottamente per 537 anni. Dal 1382 al 1806 fu parte del Sacro Romano Impero fondato da Carlo Magno e dell’Impero Austroungarico dal 1867 al 1918.
Anche Aquileia fu asburgica. Occupata dall’Imperatore Massimiliano I nel 1509, lo rimase fino al 1918 quando la fine della Prima guerra mondiale vide dissolversi l’impero.
Gorizia e Cormons convissero con la presenza degli Asburgo per cinque secoli. Della grandezza asburgica rimangono le testimonianze nell’architettura dei palazzi, nelle chiese nel castello e nella cucina.
Gli Asburgo, con una strategia politica fatta di matrimoni e di diritti di successione, nel XVI secolo avevano conquistato la parte orientale del Friuli Venezia Giulia. La loro consolidata presenza fermò l’espansione di Venezia in queste terre ma le guerre tra Austria e la Serenissima continuarono, fino a portare alla creazione da parte dei veneziani, della potentissima fortezza di Palma (poi Palmanova) costruita al centro della pianura friulana. Era un edificio strategico ed importante perché in grado di contrastare i Turchi e contenere le mire espansionistiche asburgiche. La Fortezza di Palmanova fu argomento di proteste diplomatiche e grandi discussioni da parte del governo austriaco che in questa fortificazione vedeva una base veneziana per occupare la contea di Gorizia e le zone limitrofe. Il Friuli Venezia Giulia rimase diviso tra possesso veneziano ed asburgico fino al 1797 quando, a seguito delle campagne napoleoniche con il Trattato di Campoformido, i possessi veneziani vennero ceduti all’Austria divenendo a tutti gli effetti dominio asburgico fino al 1805 quando entra a far parte del Regno d’Italia.