Una Corte reale francese a Gorizia

Nel 1836 Carlo X, con la seconda moglie Maria Teresa di Braganza, raggiunse Gorizia, sede finale del suo esilio. Con lui prese dimora in città una piccola corte reale formata da nobili intellettuali e un centinaio di connazionali e fedelissimi del Re che l’avevano seguito nel suo peregrinare europeo.

C’erano i principi di Francia e duchi d’Angoulame Luigi XIX, figlio di Carlo X, e la moglie Maria Teresa, detta la principessa triste, primogenita di Luigi XVI e Maria Antonietta decapitati durante la furia della Rivoluzione Francese. C’erano Enrico duca de Bordeaux, ultimo re di Francia, e la sorella Luisa Maria, figli dell’assassinato duca de Berry, che arrivarono a Gorizia ancora adolescenti e qui ebbero la prima parte della loro educazione.

Della corte reale faceva parte anche Pierre Louis Jean Casimir de Blacas d'Aulps che prima di seguire il re in esilio, fu un importante diplomatico francese con la passione della storia e dell’archeologia. Era stato intendant général des Bâtiments de la Couronne e durante la sua amministrazione, sostenne l'orientalista Jean François Champollion dando vita al "Musée Egyptien" all'interno del Louvre. Fu importante collezionista di antichità e reperti archeologici ora visibili nelle teche del British Museum. Il duca de Blacas è sepolto vicino al suo Re a Castagnevizza.

Delle dame della corte che facevano compagnia alla regina Maria Teresa si ricordano la duchessa de Blacas, la marchesa Nicolay, le contesse d’Argout e Montbel. Da testimonianze si sa che spesso la regina e le sue dame di compagnia si ritrovavano la sera attorno ad un grande tavolo dove lavoravano per i poveri e per le chiese.

Le testimonianze ci attestano che a Gorizia passarono, tra gli intellettuali dell’epoca, il visconte de Larochefocauld celebre studioso di arte antica, e il conte de Coustines. E poi servitori, ancelle, gentiluomini e seguaci del re.

Finché la corte reale dimorò a Gorizia, la città fu un punto di riferimento per i fedeli dei Borboni di Francia e luogo frequentato da nobili, intellettuali e realisti di Francia ed Europa. 


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