Trieste - La Locanda Al Lauro

Senza il commerciante Joseph Labrosse (conte de Pontgibaud) la colonia francese di Trieste sarebbe stata priva del gradino intermedio tra le due estremità della scala sociale rappresentata dalla duchessa de Narbonne e da Charles Bassinetex primo cuoco di Luigi XVI di gloriosa memoria e ispettore della cucina delle principesse reali di Francia”.

La generosità di Joseph Labrosse, che procura i fondi necessari a questo leale servitore, gli permitte di acquistare la Locanda al Lauro Imperiale, situata negli edifici della Dogana Vecchia, dove si è installato lo stesso conte de Pontgibaud. Bassinet prende il posto di un altro emigrato, Victor Constans. Mantiene lo stesso personale che era al servizio delle Mesdames e soprattutto lo chef Laprie, il chirurgo Joseph Bousquet e suo figlio Joseph, incaricato del servizio alla tavola delle Mesdames, i due “aiuti” de Angelis e Coimet e il cameriere romano Franchetti.

La riapertura seguì la domenica 25 gennaio 1801 alla presenza di tutta la colonia francese e i “talons rouges” da quel giorno si diedero sempre convegno presso il cuoco che aveva preparato i manicaretti nella reggia di Versailles: nella sala da pranzo pendevano dalle pareti i ritratti di Luigi XVI e di Maria Antonietta, vedute di Versailles e delle Tuileries e i sei grandi e noti rami del veneziano Zatta sul martiriologio reale che va dal 10 agosto 1792 al 16 ottobre 1793”.

La Locanda al Lauro Imperiale, trasformata in tempio della fedeltà monarchica, godrà di ottima reputazione.

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