Nella Gorizia borbonica

DURATA: 1 giorno.

Finché la corte reale dimorò a Gorizia, la città fu un punto di riferimento per i fedeli dei Borboni di Francia e luogo frequentato da nobili, intellettuali e realisti di Francia ed Europa.

Passeggiata lungo un “percorso borbonico”, seguendo il quale si possono ricostruire le presenze e i luoghi dei Borboni di Francia che elessero la città isontina meta del loro forzato esilio.

Visita di Palazzo Strassoldo: al piano terra l’ampio ingresso era affrescato con decorazioni a tipo marmo di cui attualmente sono conservati due lacerti. Il Piano nobile del palazzo, raggiungibile dalla scalinata cinquecentesca a quattro rampe, di forma quadra, si sviluppava in 15 ampie stanze.

Visita di Palazzo Coronini Cronberg, che ospitò nella parte finale della sua vita, Carlo X l’ultimo Re di Francia, e la sua famiglia: rimangono tracce visibili e testimonianze della sua permanenza nella stanza da letto, in cui si trovano, oltre al salotto parigino in mogano, bronzo dorato e raso di seta, dei mobili in stile Impero e Restaurazione. Degni di menzione risultano in particolare lo scrittoio con saracinesca a cilindro, caratterizzato da motivi desunti dallo stile Luigi XVI, che si ispira direttamente ai modelli dell’ebanista di fiducia dell’ultimo sovrano assoluto settecentesco, il celebre J. H. Riesener, oltre alla toilette attribuita all’ebanista parigino Jean Baptiste Gilles Youf, sopra la quale è posato l’orologio da tavolo con Minerva, opera di Pierre Philippe Thomire ed appartenuto ad Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte. Nel medesimo ambiente, sulla parete a cui è addossata la console, campeggia un ritratto del re francese; si tratta di una copia di Vincent Poiret da un ritratto del Nesse, il quale a sua volta si era ispirato al ritratto ufficiale di Carlo X eseguito da François Gérard, ora conservato al Musée Carnavalet di Parigi.

Di grande interesse è anche il giardino di Palazzo Coronini Cronberg sicuramente il più rappresentativo giardino storico che Gorizia vanta in quanto non pesantemente alterato dagli eventi bellici e dalle edificazioni successive. Si presenta articolato, con pergolati e terrazza belvedere. Statue ornamentali dello scultore vicentino Orazio Marinali accompagnano il percorso della visita. Nella parte che guarda Gorizia si trova il particolare “giardino delle rocce”. Tra le piante si contano i lecci (Quercus ilex), le palme (Chamaerops humilis e Trachicarpus fortunei), i pini (Pinus pineaPinus halepensis), allori, ed anche una quercia da sughero (Quercus suber).

 

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