Tra Gorizia e Grado

2 giorni

1° giorno: Gorizia e Gradisca

Passeggiata a Gorizia, dove Napoleone alloggia più volte: soggiorna il 21 marzo 1797 nel Palazzo Degrazia, all'angolo tra l'attuale Corso Verdi e Via Oberdan. La prima documentazione di questo edificio è in una planimetria del 1791 che rappresenta l’intera proprietà nel momento in cui viene suddivisa tra Attanasio Degrazia e il Barone de Tacco che l’aveva ricevuta in dote dalla moglieClementina Coronini Cronberg (figlia del conte Giovanbattista Coronini della linea di San Pietro).

Prosecuzione della visita a Palazzo Strassoldo, nell’attuale piazza Sant’Antonio, dove morirà il duca d’Angouleme.

Trasferimento a Gradisca, dove il Palazzo De Fin-Patuna. un edificio risalente alla fine del Cinquecento, ospitò Napoleone il 20 marzo 1797 dopo aver partecipato all'omonima battaglia di Gradisca.

Cena in un ristorante con menù a base di prodotti tipici e pernottamento in hotel


2° giorno: Grado

Trasferimento a Grado e visita della cittadina che, nel gennaio 1814, mentre l’Impero di Napoleone si avvia alla fine, ospita un presidio di soldati del Regno d’Italia di Napoleone, comandato dal francese Joseph Johan de Johannis.

Il presidio, composto da soldati francesi ed italiani, è assediato dalla costa dalle truppe asburgiche e dal mare dalle navi inglesi: il 6 dicembre 1813 un brigantino inglese e dodici scialuppe attaccano Grado, ma gli invasori vengono respinti dalla guarnigione.

I Francesi sono costretti ad abbandonare l’isola, dopo che i rifornimenti di viveri inviati via mare da Venezia vengono portati via dalle navi inglesi. Dalle cronache dell’epoca apprendiamo che la guarnigione di Grado, circa quaranta soldati, lascia l’isola nella notte del 17 gennaio, diretta a Venezia, che raggiunge il giorno dopo.
Nel mattino del 18 gennaio 1814 le truppe imperiali asburgiche, comandate dal capitano Benko, percorrono in barca i canali lagunari e prendono possesso dell’isola di Grado, innalzandovi la bandiera con l’aquila bicipite degli Asburgo, destinata a rimanervi per oltre un secolo.

 

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