Gorizia

Massimiliano I Imperatore Signore della contea di Gorizia e dintorni dal 1509, limitò il territorio della Contea ai territori intorno a Gorizia. Questo cambiamento fu estremamente favorevole per la città perché l’appartenere a un'entità statale potente e organizzata le diede vantaggi economici notevolissimi ed inoltre portò allo sviluppo della viticoltura.
Il territorio intorno a Gorizia si specializza nella produzione di vini bianchi che vengono esportati in Austria dando vita a quella produzione di eccellenza che ancora oggi contraddistingue la zona del Collio.
Prende il via anche la coltivazione della canapa e conseguentemente si sviluppano manifatture tessili che lavorano anche la lana; le strade che collegano Gorizia con la Carinzia attraverso la valle dell'Isonzo vengono rese transitabili così come quelle che la collegano con l'attuale Slovenia e quella per il mare, verso Duino.
In un secolo, il Cinquecento, Gorizia passa da poco più di mille abitanti a quasi quattromila. Nel Settecento, considerato il secolo d'oro per Gorizia, la popolazione aumenta fino a ottomila abitanti. L’imperatrice Maria Teresa durante il suo regno dà vita un significativo impulso architettonico che abbellisce la città. L'architetto goriziano Nicolò Pacassi progetta due tra i più begli edifici cittadini: palazzo Attems-Santacroce, oggi sede del Municipio, e lo splendido palazzo Attems-Petzenstein, sede dei Musei Provinciali. Allo stesso Nicolò Pacassi si deve il palazzo imperiale di Schönbrunn a Vienna. Il castello medievale a pianta pentagonale irregolare con torrioni angolari sovrasta Gorizia ed è il simbolo della città. Fu abitato fin dal 1117 dai Conti di Gorizia e poi passò agli Asburgo. Ospita il Museo del Medioevo goriziano, con preziose testimonianze del periodo più florido per la città. La Prefettura di Gorizia, in piazza Vittoria, occupa l’antico Palazzo della Torre, o Torriana, dal nome della famiglia che lo costruì nella sua forma originale nel 1540. Due membri della stessa famiglia (Francesco e suo figlio Giorgio) ricoprirono la carica di Capitano della Contea dal 1542 al 1587, e da allora la costruzione venne comunemente chiamata Palazzo del Capitano. Nella sua storia ha ospitato personaggi illustri come Giacomo Casanova, che vi dimorò nel 1773, Ferdinando d’Asburgo (nel 1845) e Francesco Giuseppe d’Asburgo (nel 1850). Dopo la Grande Guerra la struttura (pesantemente danneggiata dai bombardamenti) divenne Commissariato civile, e, dal 1927, fu sede della Regia Prefettura, assumendo l’aspetto attuale e definitivo grazie ai lavori iniziati nel 1935, che in occasione della visita di Benito Mussolini nel 1942 portarono anche all’aggiunta di diversi nuovi elementi strutturali e decorativi.


TOP