I Borboni in Friuli Venezia Giulia

I destini delle due casate dei Borboni di Francia e di Spagna si incrociano in Friuli Venezia Giulia. Vicende diverse ma in fondo simili portano gli eredi dei due rami borbonici a scegliere questa terra come luogo elitario dove ricostruire una Corte a loro negata in patria per ragioni politiche o dinastiche.

Nella prima metà dell’Ottocento nel regno borbonico di Spagna, Isabella figlia di Ferdinando VII, salì al trono dopo che il padre aveva abolito la Legge Salica che assicurava la successione solo agli eredi maschi. Carlo Maria Isidoro, fratello del Re Ferdinando VII fino ad allora erede legittimo al trono, viene quindi scalzato dall’ascesa al trono e lasciò, per protesta, la Spagna andando prima in Portogallo e poi stabilendosi con il suo seguito a Trieste col titolo di Conte di Montemolina. Carlo e altri otto membri della dinastia dei Borboni di Spagna sono sepolti nella Cattedrale di San Giusto a Trieste.

I Borboni di Francia scelsero invece Gorizia quale luogo elitario per il loro esilio. Carlo X, fratello del re ghigliottinato Luigi XVI, dopo il rovesciamento del Governo della Restaurazione, è costretto a lasciare, con il suo seguito, la Francia e trova asilo nei territori dell’Impero Asburgico dopo aver peregrinato prima in Scozia e poi a Praga. Carlo X e la sua famiglia sono sepolti nel monastero francescano della Castagnevizza ora Slovenia, a pochi chilometri dal confine italiano.

Trieste è la città prescelta dai Borboni di Spagna, mentre a Gorizia si dirigono i Borboni francesi. Dopo i Napoleonidi e gli Asburgo, il Friuli Venezia Giulia, terra mitteleuropea e di incroci di culture per antonomasia, accoglie un’altra dinastia imperiale che ha contribuito in maniera preponderante alla formazione dell’Europa e della cultura identitaria del suo popolo.

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