Il ministro di polizia di Napoleone
Joseph Fouché, il vile e perfido ministro di polizia di Napoleone Bonaparte, vive a Trieste l’ultima parte della sua vita.
Nominato da Napoleone duca d’Otranto e - dopo la campagna di Russia - governatore delle Province Illiriche, giunge a Trieste e alloggia a Palazzo Vicco.
Si trasferisce poi a Napoli per sorvegliare Gioacchino Murat, fugge in Francia e poi a Praga e Lione prima di chiedere ed ottenere la cittadinanza austriaca che gli consente di stabilirsi definitivamente a Palazzo Vicco fino alla sua morte, avvenuta il 26 dicembre 1820. La salma di Fouché resta a Trieste fino al 1886 quando, per l'interessamento di un lontano parente, viene riportata in Francia da Emile Combes che sarà Primo Ministro francese tra il 1902 e il 1905.
Fouché è anche un fumetto creato negli anni Settanta da Max Bunker (Luciano Secchi) e dal disegnatore Paolo Piffarerio. Pubblicato a puntate nel 1973 sulla rivista Eureka, viene successivamente raccolto in un unico volume dall'editoriale Corno, intitolato Fouché, un uomo nella Rivoluzione (1976). Quale filo conduttore dell'intera vicenda (la Rivoluzione, il Direttorio, il Consolato, l'Impero, la caduta di Napoleone e la Restaurazione monarchica) c'è Joseph Fouché che interpreta senza reticenze tutti i lati oscuri di un difficile e controverso periodo storico.