Grado
Nel gennaio 1814, mentre l’Impero di Napoleone si avvia alla fine, in Italia le truppe francesi ed italiane si sono ritirate in Veneto ed il Friuli è stato occupato dalle truppe asburgiche. Sulla costa, solo a Grado, un presidio di soldati del Regno d’Italia di Napoleone resiste ancora, comandato dal francese Joseph Johan de Johannis.
Il presidio, composto da soldati francesi ed italiani, è assediato dalla costa dalle truppe asburgiche e dal mare dalle navi inglesi: il 6 dicembre 1813 un brigantino inglese e dodici scialuppe attaccano Grado, ma gli invasori vengono respinti dalla guarnigione.
I Francesi sono costretti ad abbandonare l’isola, dopo che i rifornimenti di viveri inviati via mare da Venezia vengono portati via dalle navi inglesi. Dalle cronache dell’epoca apprendiamo che la guarnigione di Grado, circa quaranta soldati, lascia l’isola nella notte del 17 gennaio, diretta a Venezia, che raggiunge il giorno dopo.
Nel mattino del 18 gennaio 1814 le truppe imperiali asburgiche, comandate dal capitano Benko, percorrono in barca i canali lagunari e prendono possesso dell’isola di Grado, innalzandovi la bandiera con l’aquila bicipite degli Asburgo, destinata a rimanervi per oltre un secolo.