Tarvisio: le tre campagne militari del 1797, 1809, 1813

1797 - Il generale Bonaparte transita per Tarvisio

Dopo le trionfali vittorie francesi sugli eserciti austriaci, avvenute nel corso del 1796 sul territorio del nord Italia, la campagna militare di Napoleone Bonaparte riprende verso Vienna - attraverso il Friuli - ai primi dell'anno seguente. Ottenute altre due vittorie a Sacile e sul Tagliamento, presso il guado di fronte a Valvasone, le colonne francesi, nel marzo del 1797, incalzano la ritirata austriaca manovrando sia lungo la valle dell'Isonzo, sia in direzione di Tarvisio e della Val Canale. Una parte consistente delle truppe asburgiche, infatti, si concentra tra Malborghetto, Ugovizza, Camporosso e Tarvisio, ultima linea di difesa prima di Villaco e Lubiana, importanti quartieri militari di comando. Mentre altri combattimenti hanno luogo nella zona di Plezzo, il generale Massena conquistate Gemona ed Osoppo e dopo aver vinto un assalto nei pressi di Chiusaforte, sfrutta con grande abilità alcuni errori tattici degli austriaci che, minacciati oramai da due lati, sguarniscono imprudentemente alcuni settori nelle vicinanze di Tarvisio. Durante la battaglia di Tarvisio si era distinto anche l'arciduca Carlo d'Asburgo che - rincuorando i suoi soldati - aveva combattuto a piedi, al loro fianco. Il generale Bonaparte, giungendo dal passo del Predil, transitò per Tarvisio ed i prati di Rutte. Si dice che su questi ultimi sostò all'ombra di un grande tiglio. Proprio per questo ancora oggi quella pianta - divenuta enorme - è chiamata con il suo nome: albero di Napoleone.

1809 - I celebri fatti d'arme dei Forti Hensel e Hermann

Nei primi mesi del 1809 le truppe austriache invadono per breve tempo l'intera zona del Friuli il quale, in base al trattato di Presburgo del 1805, era entrato a far parte del Regno d'Italia di Napoleone. La Val Canale, come dodici anni prima,  è inserita nel teatro di guerra. Ancora una volta, nel tentativo di difendere Villaco, Lubiana e la restante Austria interna, gli asburgici dispongono delle difese presso Malborghetto e il Passo del Predil, zone strategiche. In queste località era incominciata da tempo la costruzione di due fortilizi, perlopiù costituiti da impalcature e palizzate in legno. All'epoca dell'attacco francese - nel maggio del 1809 -  entrambi i sistemi difensivi - il primo affidato al capitano Hensel, il secondo al parigrado Hermann - risultavano incompleti e presidiati da poco meno di 600 veterani, la gran parte dei quali croati. Reparti dell'esercito francese, inseguiti gli austriaci sino in Val Canale, giungono di fronte al forte di Malborghetto mentre altre colonne, attraverso la Sella di Sompdogna e la Val Raccolana, si schierano innanzi allo sbarramento di Raibl. Furono necessari tre giorni di combattimenti perché le fanterie e le artiglierie francesi avessero ragione della resistenza opposta dal Forte di Malborghetto. L'episodio, di cui parlerà anche il viceré d'Italia e figliastro di Napoleone Eugenio di Beauharnais in un bollettino della Grande Armeè diramato da Tarvisio, verrà ricordato dalla storiografia asburgica come un grande esempio di eroismo. Superato il forte le truppe francesi si trovano nuovamente la strada sbarrata da capisaldi, trincee e appostamenti. Ingatti, accampato fra Coccau e Raibl, il cui forte non è ancora caduto, il grosso degli austriaci si trova presso la zona di Rutte. Il cruento scontro che ne consegue - il 17 maggio 1809 - decide in maniera definitiva le sorti dell'avanzata francese. Una cappelletta votiva onora il ricordo dei caduti austriaci sulla piana di Rutte. Il giorno successivo anche l'ostacolo rappresentato dallo sbarramento di Raibl cede di fronte all'armata transalpina che prosegue la marcia verso Vienna. I fatti d'arme di quei giorni vengono generalmente considerati 'Le Termopili austriache'.

1813 - La Valcanale ritorna all'Impero austriaco

Con la pace firmata a Schonbrunn il 14 ottobre 1809 anche il cantone di Tarvisio entra a far parte del napoleonico Regno d'Italia, e dal punto di vista amministrativo, è ascritto al secondo distretto (Tolmezzo) del dipartimento di Passariano. Ma il 1813 è nuovamente un anno di guerra. A difendersi, in questa occasione, sono i francesi e le giovani leve dell'esercito del Regno d'Italia. L'avanzata austriaca costringe ad una rapida ritirata queste truppe. La campagna militare degli austriaci termina in Val Canale nell'ottobre 1813. Non si registrano scontri fra grandi reparti, come per le operazioni degli anni precedenti. Va citata una lapide che all'ingresso della Val Bartolo, a nord dell'abitato di Camporosso, ricorda il passaggio dei vittoriosi Cacciatori austriaci in quelle giornate che - dopo il periodo napoleonico - videro tornare tutto il comprensorio alla Carinzia e più in generale all'Impero asburgico.

 

Fonte: http://www.tarvisiano.org/code/39750/Periodo-napoleonico

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