Massimiliano d'Asburgo Lorena

Massimiliano D’Asburgo Lorena è una figura importante per il Friuli Venezia Giulia. Principe Imperiale e Arciduca D’Austria era il fratello minore dell’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe. Era nato a Vienna nel castello di Schönbrunn nel 1832, forse fu per questo che nella sua vita, cercò sempre la bellezza. Uomo sensibile, di grande intelligenza e intraprendenza, giovanissimo fu affascinato dalla Marina militare e ne intraprese la carriera, conseguendo presto alti gradi ed intervenendo nel rinnovamento del porto di Trieste e nella costituzione della Flotta imperiale austriaca. Coltissimo, poliglotta - parlava sei lingue -, Massimiliano per tutta la vita si interessò di arte, di filosofia, di letteratura, di diritto canonico ma anche di scienza, e aveva una predilezione particolare per la botanica. Probabilmente al mondo della conoscenza e dell’arte si sarebbe dedicato con tutto se stesso, se le ragioni di stato non gli avessero imposto altri orizzonti.
Nel mese di luglio del 1857, sposò innamoratissimo Carlotta, figlia del Re Leopoldo del Belgio. Il loro matrimonio, oltre che un legame politico era anche il coronamento di un sogno romantico: tra Massimiliano e Carlotta era scoccato il classico colpo di fulmine. Carlotta era carina, e aveva un carattere particolare, era molto ambiziosa e molto titolata, essendo anche nipote di Luigi Filippo re di Francia. Dopo il matrimonio con lei, Francesco Giuseppe lo aveva nominato viceré del Regno Lombardo Veneto, in sostituzione del novantenne Maresciallo Radetzky. Per un periodo, il viceré e la moglie vissero a Milano ma rappresentando l’imperatore d’Austria, scelsero di dimorare a Monza nella splendida Villa Reale.
Nel 1859 Massimiliano fu congedato dall’incarico di viceré e si ritirò a vita privata scegliendo Trieste come luogo d’elezione. L’amore che entrambi nutrivano per la natura e per il mare, lo indussero a commissionare all’architetto Carl Junker, un castello a picco sullo splendido promontorio di Grignano. Quel castello, costruito in tempi piuttosto brevi, è il Castello di Miramare. Massimiliano fa sì che questa dimora divenga il nido suo e di Carlotta e il luogo dove, finalmente, può dedicarsi alle sue passioni. Si occupa personalmente dello splendido parco, che diviene lo spazio ideale per le sue sperimentazioni botaniche ordinando la piantumazione di piante di provenienza orientale. Massimiliano con Carlotta, lascia Trieste e il suo amato castello nel 1864, quando, probabilmente spinto dalla brama di potere della moglie, accetta la proposta fattagli da una delegazione di nobili messicani che gli offrono niente meno che la corona di Imperatore del Messico.
A Trieste non tornerà più. Una volta raggiunto il Messico la situazione che trova è ben diversa da quella che avevano sognato e immaginato. C'è una guerra in corso e i messicani non vogliono un imperatore né tanto meno un imperatore austriaco: vogliono la Repubblica. Massimiliano diventa il simbolo da abbattere. Le truppe repubblicane messicane lo arrestano e il viceré del Regno Lombardo Veneto, il botanico, l’uomo colto e amante dell’arte, il 19 giugno 1867 viene miseramente fucilato in compagnia di suoi due generali


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