Maria Teresa d'Asburgo

Maria Teresa d’Asburgo nacque nel 1717 nella Vienna Imperiale del padre Carlo VI e della madre la principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbuttel-Luneburg. Fu una delle figure di maggior rilievo nella storia della monarchia asburgica e per l’Europa tutta. Protagonista indiscussa della ripresa e del successo internazionale della dinastia degli Asburgo a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, donna di vedute lungimiranti e avanguardistiche, promosse una politica di grandi riforme da cui derivò un solido sistema amministrativo che le permise di governare i vasti e diversi territori del suo impero. 
La politica delle alleanze matrimoniali aveva deciso che andasse in sposa a Francesco Stefano di Lorena nel 1736, ma per Maria Teresa e Francesco fu soprattutto un matrimonio d’amore. Ebbero 16 figli tra i quali anche quella tanto famosa Maria Antonietta che andò in sposa al Delfino di Francia finendo poi decapitata durante la Rivoluzione Francese. Con Francesco visse un periodo della sua vita in Italia quando lui, divenuto Granduca di Toscana, si trasferì nei suoi possedimenti.
Alla morte del padre Carlo VI nel 1740 e in assenza di eredi maschi, Maria Teresa salì sul trono d’Austria grazie all’atto della Prammatica Sanzione che il padre, intelligentemente, aveva promulgato nel 1713. Nonostante la precisa volontà di Carlo VI, alla sua morte si creò un vasto movimento per ostacolare e impedire la successione di Maria Teresa. Molti erano gli Stati che desideravano lo smembramento dell'Austria: Federico II di Prussia ambiva alla Slesia, Filippo V di Spagna al Milanese e Luigi XV di Francia si augurava la fine dell'egemonia austriaca. Scoppiò quindi la guerra per la successione austriaca che si concluse con la Pace di Aquisgrana nel 1748.
Maria Teresa viene proclamata imperatrice e veniva così riconosciuto l'atto di Carlo VI. Nel 1765 moriva l’amato marito Francesco I e Maria Teresa, donna di grande intelligenza ed energia, cercò di superare il suo dolore dedicandosi alla trasformazione e modernizzazione dello stato austriaco che divenne una monarchia governata da amministratori capaci e di provata onestà. L’organizzazione dell’Impero cambiò e divenne quasi di tipo moderno avendo istituito il Consiglio Segreto (una specie di Consiglio dei Ministri), la Cancelleria di Corte (Ministero degli Interni e degli Esteri), il Consiglio Militare Aulico (Ministero della Guerra), la Camera Aulica (Ministero delle Finanze) e altri organismi autonomi per il governo della Boemia e dell'Ungheria. Non pochi privilegi vennero concessi alla borghesia e gli aggravi a carico dei contadini vennero alleggeriti.

Benché Maria Teresa fosse molto cattolica ebbe una politica assai ferma nei confronti del clero: limitò i loro privilegi e mise in atto il decreto di soppressione dell'ordine dei Gesuiti. L'imperatrice fu illuminata anche nella politica scolastica e universitaria, favorendo le facoltà scientifiche e lo sviluppo delle scienze economiche.

Tra i possedimenti del suo impero, Trieste fu indubbiamente la città che trasse il maggior beneficio dalla visione saggia e dalle riforme che Maria Teresa mise in atto.

Durante i 40 anni del suo regno che durò dal 1740 al 1780, Trieste iniziò la sua trasformazione urbana. Formidabili lavori pubblici cambiarono per sempre il volto della città che durante il suo regno passò da sei a trenta mila abitanti. Con la dichiarazione di porto franco del 1719 il porto di Trieste era già divenuto molto importante, senza gabelle doganali aveva registrato un’affluenza di persone di tutte le razze e ceto. Negli anni, l’incremento dei traffici e dello sviluppo economico demografico, rese necessario un rafforzamento delle infrastrutture. Maria Teresa l’ampliò facendo costruire il Molo San Carlo, il molo Teresiano e il Canal Grande. Trieste diviene così il principale scalo marittimo dell’impero asburgico. Nel 1753 i bastimenti approdati in città erano 698, nel 1778 passarono a 5231. L’ampliamento del porto fu accompagnato dall’istituzione di un Lazzaretto dedicato a Santa Teresa, che, visto l’altissimo numero di bastimenti in arrivo in città, serviva per la quarantena contumaciale. Creò il Tribunale di Cambio Mercantile e il Consolato del Mare che insieme all’attività dell’Ufficio giudiziario rafforzò ulteriormente l’importanza del Porto di Trieste.

Nel 1753 creò la “Scuola Nautica di Trieste” che aveva il fine di promuovere il commercio e la navigazione, istituzione che esiste tutt’ora. Sempre grazie a Maria Teresa nel 1776 venne promossa la prima compagnia di assicurazioni marittime nata sul modello di altri paesi e nel porto sorsero fabbriche per la lavorazione delle merci.  Fece emanare norme per regolare i traffici commerciali, oltre all'istituzione, in vigore ancor oggi, del sistema tavolare con compiti di registrazione degli immobili (catasto).

Per quanto riguarda l’assetto urbano della città, nel 1751 fece iniziare gli abbattimenti delle mura medievali e gli scavi sulle vecchie saline che avrebbero portato alla realizzazione del Borgo Teresiano e di riva Mandracchio. Fece costruire un ospedale e ripristinare l’antico acquedotto romano oltre che a costruirne uno nuovo, detto Teresiano, che con una portata giornaliera media di 200 mc di acqua era in grado di soddisfare le esigenze della città.

Maria Teresa coniò il tallero e applicò alla periferia dell’Impero una politica tollerante verso gli ebrei. Le religioni furono liberate e patenti vennero rilasciate a greci, serbi, tedeschi, svizzeri, francesi e inglesi giunti a Trieste. Ancora, emanò gli statuti che consentirono alle comunità ebraica, greca, illirica, armena di insediarsi in città e di prosperare.  Nel campo dell'istruzione, l'imperatrice compie un'autentica rivoluzione con la scuola obbligatoria fino a 12 anni, sia per i maschi che per le femmine. E pensa alle donne apprestando presidi per le partorienti. Inoltre, istituisce il "visitatore dei morti", definizione macabra dell'anatomo-patologo, incaricato di effettuare le autopsie per comprendere le cause di morte.  Attua importanti riforme anche in campo penale: abolisce la caccia alle streghe, riduce crimini puniti con la morte, abolisce la tortura.

Maria Teresa che cambiò per sempre il volto di Trieste, nei 40 anni del suo regno non visitò mai la città.

Morì a Vienna nel 1780.

 


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