I giardini
Piazza Attilio Hortis, antico sito di permanenza cimiteriale in epoca paleocristiana, si trova nel centro storico di Trieste al limite dell'edificato di Cittavecchia ,nel Borgo Giuseppino. La piazza fu ricavata dalla demolizione di una parte del convento dei padri minoriti annesso alla chiesa di Sant'Antonio Vecchio (oggi Beata Vergine del Soccorso). L'amministrazione francese la intitolò alla vittoria di Lutzen e il governo austriaco la ribattezzò Piazza Lipsia per celebrare la sconfitta napoleonica.
Il giardino occupa la quasi totalità della piazza con una superficie di 2100 mq., e vi sono presenti grandi alberi di pregio provenienti da paesi esotici.
Al centro del giardino è posta una statua che ricorda Jacopo Hortis, insigne uomo politico cittadino, opera dello scultore Giovanni Mayer. Piazza Hortis è il fulcro di un asse portante che collega Piazza Unità e le Istituzioni culturali quali la Biblioteca Civica e la Galleria d'Arte Contemporanea del Museo Revoltella all'area di Campo Marzio.
Intorno al giardino si trovano il palazzo di Maurizio Biserini (sede della Biblioteca Civica e del Museo di Storia Naturale, riadattato su progetto dell’architetto Pietro Nobile), l'edificio costruito nel 1877 per le istituzioni scolastiche (Istituto Nautico, scuola elementare Nazario Sauro e Istituto tecnico Gian Rinaldo Carli), oltre ad altri edifici degni di nota per lo stile architettonico come la Casa Czievotich, già sede del tribunale.
Il piccolo giardino offre un momento di sosta nel centro storico tra suggestioni culturali, mostre, concerti e chiacchiere all'aperto. Nonostante il brusio del quartiere, l'area verde, se pur di facile accesso da ogni lato, appare solitaria e silenziosa, come se dovesse essere animata e illuminata.
Passeggio Sant’Andrea Il sito porta il nome di un'antica chiesa campestre che vi sorgeva ancora alla fine del 1700. Il Passeggio, progettato dall'architetto Pietro Nobile nel 1809, venne realizzato dal Comune tra il 1812 e il 1847, con l'interramento del tratto di mare su cui si affacciava. L'area verde è compresa tra viale Romolo Gessi a monte e il viale sottostante di Passeggio Sant’Andrea e separa l'elegante quartiere residenziale di villette e giardini, alle falde del promontorio di San Vito, dalla zona portuale-ferroviaria. Avvenne sulla spiaggia che si stendeva ai piedi di questo piccolo promontorio, dove sorgeva un forte, lo sbarco dei marines inglesi comandati dal vice ammiraglio Hewett Fremantle nell’autunno del 1813. A ridosso di questa elegante zona alberata sorgeva Villa Murat, che ospitò le sorelle di Napoleone Bonaparte, Elisa Baciocchi e Carolina Murat.
Piazza della Libertà venne ricavata dall'ampliamento della vecchia Piazza del Macello esistente dal 1780, e dall'interramento di un vasto tratto di mare con i materiali provenienti dallo sterro del colle di Scorcola.
Il giardino si trova al centro della piazza, punto nevralgico della città in prossimità della stazione ferroviaria centrale, inaugurata nel 1878.
Utilizzata alcuni anni or sono come mercato, oggi la piazza ha riacquistato il suo fascino: gli alti ippocastani addolciscono i prospetti architettonici di pregio dei palazzi circostanti, palazzo Parisi, palazzo Economo (della famiglia della Principessa Soutzo moglie di Paul Valéry), palazzo Panfili, l'ex stazione delle autocorriere opera dell'architetto Enrico Nordio e il Silos. Qui sorgeva anche il palazzo di don Carlos de Lellis, sede del consolato di Spagna, che ospitò le Mesdames di Francia e il loro seguito durante il soggiorno triestino che precedette la loro morte.