Teatro Giuseppe Verdi
Il Teatro San Pietro, oggi intitolato a Giuseppe Verdi, conserva sulla propria facciata ben cinque palle di cannone da 32 libbre, ricordo dell'ultima battaglia dei Francesi nel 1813.
Ben prima delle tre occupazioni francesi di Trieste, il Teatro cittadino mette in scena gli autori francesi (Voltaire e Rabelais, Molière e Regnard, Diderot e Beaumarchais, Crébillon) tanto che il primo cartellone nella lingua d'oltralpe risale al 1776 ma si sa che già nel 1774 era stata rappresentata la Gabrielle de Vergy di De Belloy.
Al Teatro cittadino si esibisce nel 1816 - dall'1 al 5 settembre - Niccolò Paganini che manda in visibilio il pubblico: a questo soggiorno del celebre musicista sono legati i divergenti racconti sull'incontro con Elisa a Villa Murat che non si sa se ci fu o meno. Vero è, invece, che Elisa fu appassionata frequentatrice del Teatro Nuovo (com'era chiamato allora) e dei suoi artisti che frequentavano il suo salotto.
Celebri gli amori, sbocciati o mancati, tra i Francesi a Trieste e le attrici e cantanti del Teatro Grande: Girolamo Bonaparte ha una lunga storia con l'attrice Rosa Pinotti conosciuta nel 1815 mentre Stendhal si innamora - non ricambiato - della cantante Carolina Ungher, primadonna del Teatro Grande.
Va ricordato, infine, che i consoli francesi per un centinaio d'anni hanno avuto un palco riservato al Teatro San Pietro.