Aquileia
Due francesi, Elisa Baciocchi e Etienne-Marie Siauve, danno grande impulso alle ricerche archeologiche dell'Aquileia romana.
La sorella di Napoleone dà il via alle ricerche e non dimentica di utilizzare i reperti che tornano alla luce per abbellire la sua proprietà di Villa Vicentina: ben 262 carri di reperti partono da Aquileia diretti alla casa di campagna della contessa di Compignano (sotto il cui nome Elisa conduceva la vita d’esilio)
Anche Etienne-Marie Siauve, commissario del dipartimento di Passariano in seguito al Trattato di Campoformido, ha contribuito in maniera straordinaria alle ricerche e agli scavi archeologici di Aquileia (oltre a quelli di Zuglio Carnico e di Cividale del Friuli): è tra gli organizzatori del primo museo di Aquileia oltre ad essere il primo “archeologo” che si occupa di ritrovare l’antica città di Forum Iulii che, dopo essere stata citata negli scritti di Plinio il Vecchio, non si sapeva più dove fosse situata. Siauve situa erroneamente Forum Iulii a Zuglio Carnico ma dà l’avvio ad approfondimenti importanti che consentiranno di approfondire la storia di Zuglio e di Cividale.