Parco del Museo Sartorio
Il parco venne realizzato nel 1807 da Pietro Sartorio, che fece assumere all'area l'aspetto del giardino veneto con un portale, una scala monumentale, alcune statue e una gloriette che veniva usata come padiglione per la musica. Successivamente il figlio Giovanni Guglielmo trasformò il giardino ispirandosi al giardino romantico all'inglese. Nel 1911 tutta la proprietà venne acquistata dal Comune e divenne sede del Preventorio Antitubercolare; negli anni '50 vennero realizzati altri due edifici, e in seguito il giardino rimase chiuso al pubblico. Recentemente ristrutturata, una parte del parco è stata riaperta al pubblico e dotata di zone di sosta e di un'area giochi. L'alternanza tra spazi chiusi e aperti, la vegetazione bassa del sottobosco, i grandi alberi e i percorsi curvilinei creano dei piacevoli aspetti prospettici e di profondità, e contribuiscono a esaltare la naturalità del giardino, in cui crescono ben quaranta specie arboree imponenti e di pregio tra cui querce e pini d'Aleppo monumentali. La restante parte del parco ospita il servizio di giardineria comunale che utilizza anche una serra storica che può essere visitata su richiesta al personale.