Castello di Duino

Nel Castello di Duino, la cui struttura essenziale risale al XIV secolo, si trovano molti collegamenti con la Francia. Il Castello di Duino parla francese non solo perché fu la lingua della nobiltà europea, ma soprattutto perché i Torre e Tasso sono imparentati con i Bonaparte avendo la figlia di Maria Bonaparte, Eugenia di Grecia e Danimarca, sposato il principe Raimondo, secondo duca del castello di Duino. Dal matrimonio nacque Carlo Alessandro, attuale duca del Castello di Duino. La principessa Maria Bonaparte, bisnipote di Luciano Bonaparte (fratello di Napoleone), è ritratta in un quadro ancora esposto ed è famosa per la sua promozione del Movimento psicoanalitico e per la traduzione delle opere di Sigmund Freud. Al Castello di Duino trovarono ospitalità molti intellettuali oltre a Rainer Maria Rilke: in particolare, tra i francesi, Paul Valéry e Victor Hugo. Entrambi ebbero legami diretti con Trieste. Il nonno di Paul Valéry (Giulio Costantino Grassi) era liquidatore e regolatore di avarie a Trieste per le Assicurazioni Generali, la Riunione Adriatica di Sicurtà e il Lloyd Triestino. Victor Hugo, invece, in più occasioni dimostrò la sua simpatia per Trieste e per i Triestini, che nel 1871 gli avevano inviato un messaggio dopo la sua espulsione dal Belgio. Egli ricambiò chiedendo la grazia per Guglielmo Oberdan all’indomani dell’attentato contro Francesco Giuseppe.

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