Rotonda Panzera
All’incrocio tra via San Michele e via Felice Venezian si incontra Casa Panzera (arch. Matteo Pertsch, 1818), progettata per il magistrato friulano Domenico Panzera, stabilitosi a Trieste alla fine del Settecento. La casa, conosciuta come Rotonda Panzera, impreziosita all’interno dagli affreschi di Giuseppe Gatteri e all’esterno dai fregi di Antonio Bosa che raccontano tre episodi della storia romana (Coriolano, Lucrezia, Orazi e Curiazi), ospitò un’importante loggia massonica. Esiste infatti l’accesso a un sotterraneo oggi interrotto da murature di fondazione di edifici posteriori, che si favoleggia che al tempo avesse collegato la casa a un’uscita sul colle, dopo essere passato sotto la chiesa dei Gesuiti. E’ nei periodi di occupazione francese che a Trieste sorsero le logge massoniche (esisteva anche la Loggia Alla Vedovella, retta da Emilio Baraux e ospitata nel tempio sotterraneo di una bella e lussuosa villa di Scorcola): il Tempio di via San Michele era composto da un’ampia sala circolare posta diversi metri sotto al piano stradale e – secondo alcune descrizioni dell’epoca – presentava la volta celeste e lungo le pareti i segni dello zodiaco; in questa stanza ci sarebbe stato anche un palchetto con tre gradini dove si trovava anche il seggio del Maestro Venerabile, mentre le salette vicine probabilmente ospitavano la “Stanza dei passi perduti” e il “Gabinetto di Riflessione”. La Loggia venne chiusa dalla Polizia austriaca nel 1820.