Palazzo Vicco

Il Palazzo Vicco, attuale sede del Vescovado, arricchito da un elegante poggiolo dalla linea quasi rococò con fanali in ferro battuto, è il luogo dove visse i suoi ultimi anni e si spense Joseph Fouché, ministro di Polizia durante la Rivoluzione francese che ebbe un ruolo di primo piano nella repressione della Vandea e come governatore delle Province Illiriche. Scelse il sole di Trieste per il suo esilio, richiamato qui da Elisa Bonaparte: passeggiò lungo il Boschetto, scoprì il Carso, frequentò la Cattedrale di San Giusto, dove venne sepolto per oltre cinquant’anni,  e pregò alla Beata Vergine del Soccorso fino a quando morì alla Vigilia di Natale del 1820. Diverse storie e una leggenda accompagnano la fine di Fouché: i suoi canarini morirono per i fumi levatisi dalle stufe che bruciavano le carte segrete che portava con sé dall’epoca della Rivoluzione, e il suo carro funebre fu rovesciato dalla Bora sulla strada verso San Giusto da dove sarà traslato in Francia per opera di Emile Combes, il Presidente del Consiglio più controverso della Terza Repubblica. 

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